Ecoped è il Consorzio che opera in modo prioritario lungo tutta la filiera dei RAEE (cui si aggiunge anche la gestione di raccolta e smaltimento di Pile e Accumulatori esausti e Moduli Fotovoltaici).
Operiamo puntando all’eccellenza procedurale, all’ottimizzazione dei processi e alla salvaguardia dei valori ambientali, affidandoci a un sistema integrato presente su tutto il territorio italiano.
Un know-how trasversale, una preparazione pluriennale e la passione per le sfide. Ecoped gestisce differenti tipologie di rifiuto e ogni rifiuto è gestito come una piccola risorsa.
presso le piazzole Ecologiche Comunali
presso le attività industriali e commerciali su tutto il territorio
rifiuti di
accumulatori al piombo
Ogni phon, forno a microonde, computer o frullatore contiene, infatti, al suo interno diverse componenti che Ecoped avvia a trattamento con garanzia di totale recupero delle materie prime seconde, donandogli nuova vita.
Ecoped, come altri consorzi appartenenti al gruppo SAFE, si affida a ECOGuard, un modello di prevenzione e di controllo che, grazie alla completa tracciabilità, garantisce la salvaguardia e l'efficiente utilizzo delle risorse naturali, fino a consentire ai soci e al mercato di reintrodurle in nuovi cicli produttivi.
Dinamismo, trasparenza, tensione al miglioramento e massimo rispetto per l’ecosistema in cui viviamo ed in cui vivranno i nostri figli: sono questi i valori di Ecoped.
Ecco perché molte aziende aderenti alle associazioni Afidamp, Unacoma, ANIE e Assosport l’hanno già scelto come garante ufficiale dell’ambiente.
Il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, recante la «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della L. 29 settembre 2000, n. 300» (nel seguito, anche Decreto), ha introdotto nell’ordinamento italiano una peculiare forma di responsabilità a carico degli enti (persone giuridiche, società e associazioni, anche non riconosciute), per l’illecito amministrativo “dipendente da reato”, quale fattispecie complessa fondata sulla commissione di uno dei reati presupposto previsti dal “catalogo” del Decreto (artt. 24 ss.) da parte di determinati soggetti operanti nell’ambito degli enti medesimi, che si cumula alla responsabilità penale delle persone fisiche autrici del reato.
La responsabilità degli enti ricorre nel caso in cui uno dei reati tassativamente indicati dal d.lgs. 231/2001 sia stato commesso, nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso, da:
a) soggetti che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso (c.d. apicali);
b) da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a) (c.d. sottoposti).
Il sistema del Decreto prevede che gli enti possano andare esenti da tale responsabilità, in sintesi, qualora provino di avere adottato ed efficacemente attuato un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della stessa specie di quello verificatosi.
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo del Consorzio è un sistema di disposizioni finalizzate alla prevenzione dei reati previsti dal d.lgs. 231/2001 adottato dal Consorzio medesimo, in attuazione della propria Visione etica.
CONSULTA LA DOCUMENTAZIONE
1. Codice etico
2. Disposizioni generali del Modello di organizzazione