Con il decreto-legge ''Semplificazioni'', approvato dal consiglio dei ministri il 12 dicembre 2018, è stata stabilita la soppressione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), organizzato e gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente, con decorrenza gennaio 2019.
Il disegno di legge di conversione del decreto Semplificazioni, prevede l’istituzione del nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente: il SISTRI ha dunque un successore che dovrebbe vedere la sua operatività nel 2020.
Dal 1° gennaio 2019 e fino alla piena operatività del Registro elettronico nazionale, la tracciabilità dei rifiuti è garantita attraverso gli adempimenti di cui agli artt.188-189-190 e 193 del d.lgs. 152/2006, nel testo previgente alle modifiche apportate dal d.lgs. 205/2010, vale a dire provvedendo alla tenuta e alla compilazione dei registri di carico e scarico, dei formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) per il trasporto degli stessi, e alla trasmissione annuale del MUD (modello unico di dichiarazione ambientale).
Rimane valida la possibilità di compilare e tenere registro di carico e scarico e formulari anche in formato digitale: il Ministero dell’Ambiente potrà a questo fine predisporre il formato degli adempimenti.
Non sono più dovuti i contributi di iscrizione al SISTRI, previsti dal decreto ministeriale 78/2016, mentre tornando in vigore le norme sulla tracciabilità rifiuti precedenti al 2010. Il versamento dei contributi sarà prevista e ricalcolata solo nell’anno successivo, quando partirà il nuovo sistema, unitamente alle regole organizzative e funzionali del sistema, adempimenti di dettaglio a carico degli operatori e norme sanzionatorie.
Saranno tenuti ad iscriversi al Registro, entro il termine che sarà individuato con un decreto attuativo, gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi che li raccolgono e li trasportano a titolo professionale, commercianti e intermediari, nonché i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.
I soggetti tenuti ad iscriversi al Registro, entro un termine che sarà individuato da un successivo decreto, sono:
Le modalità di organizzazione e funzionamento del Registro elettronico nazionale, le modalità di iscrizione dei soggetti obbligati e di coloro che intendano volontariamente aderirvi, nonché gli adempimenti cui i medesimi sono tenuti, secondo criteri di gradualità per la progressiva partecipazione di tutti gli operatori, verranno fissate con decreto del Ministero dell'Ambiente.
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NUMERO VERDE: 800 151 188
Siamo certi che le apparecchiature elettriche immesse oggi sul mercato dai produttori saranno gestite a fine vita in futuro?
Questa è la domanda del Ministero dell'Ambiente, che per questo motivo ha chiesto ai consorzi dei produttori di dimostrare la loro capacità di far fronte agli oneri di gestione dei Raee nei prossimi anni.
È stato quindi chiesto ai consorzi di produrre alcuni indicatori di solidità e di affidabilità economica e finanziaria.
Con piacere vi informiamo che il ministero dell'ambiente ha verificato gli indici di affidabilità del Consorzio Ecoped e ha valutato positivamente l’autocertificazione prodotta in conformità e come riportato all’interno dell’ultimo D.M. del 9 Marzo 2017, n.68 (art.3,comma 3), attestando la capacità del consorzio di far fronte ai propri impegni.